La Madonna in trono, circondata da angeli consegna la corona del rosario ai domenicani e alle domenicane posti ai suoi piedi i quali, a loro volta, la consegnano ad un gruppo di laici, probabilmente i giovani figli del principe Francesco Moncada.
La chiesa ha un impianto basilicale a tre navate, è decorata al suo interno da stucchi ottocenteschi e conserva diversi dipinti di Vincenzo Roggeri, pittore nisseno del 1600.
La facciata risale invece ad un restauro settecentesco ed è in stile barocco, convessa nella parte centrale e concava nei due lati. Il campanile, costruito durante lo stesso restauro, rimase incompleto.
Nel 1866, con la soppressione degli ordini religiosi, la chiesa e il convento di San Domenico furono requisiti al regio demanio e trasformati in distretto militare.
Solo nel 1923 la chiesa venne riconsacrata e restituita al culto, mentre il convento, sottoposto di recente ad un delicato intervento di restauro, è destinato ad usi civili.
Testo a cura di Rosanna Zaffuto Rovello