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ATS Nisseum “La voce del territorio” è un evento di due giorni, 7 e 8 luglio 2023, quindi ancora in corso a Marianopoli (CL) rivolto alla valorizzazione dei prodotti tipici locali d’eccellenza con il coinvolgimento di numerose realtà che hanno dato il proprio contributo e che ogni giorno si impegnano nel proprio lavoro. Il tutto organizzato dalla Pro Loco di Marianopoli e dall’Azienda Agricola Arkania di Luigi Baldi.

Nello specifico, grazie alla rete dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), il territorio nisseno è stato coinvolto in toto e anche la Pro Loco di Caltanissetta ha dato il suo contributo nell’iniziativa.

Il Presidente dott. Luca Miccichè è stato chiamato ad intervenire nel convegno/tavola rotonda Pro Loco “Progetti territoriali e sguardo al futuro” in merito ai rapporti tra le Pro Loco e la Pubbliche Amministrazioni. Di seguito un piccolo stralcio del suo intervento:

Pro Loco e pubblica amministrazione, un connubio che non sempre va d’amore e d’accordo. Da entrambe le parti, spesso capita che ci siano degli ostacoli insormontabili soprattutto per motivi prettamente di ideologia politica che ostacolano la collaborazione tra le due parti.

Inizio col ritenere che le Pro Loco debbano sempre essere apolitiche e che il Presidente debba essere una persona che non ha militato in politica, onde evitare, appunto, tali ostacoli. Purtroppo nel nostro territorio è difficile trovare persone che si impegnano attivamente per la promozione e la valorizzazione delle tipicità locali; di fatto spesso sia i politici che i rappresentanti dell’associazioni sono persone che hanno militato nel settore da anni. Esperti, indubbiamente, che si sono spesi sotto vari aspetti, ma c’è una sempre più crescente necessità di allontanare la politica dalle Pro Loco e garantire i lavori nel corso degli anni. Il discorso potrebbe applicarsi anche ad altre associazioni ma non è su questo che mi voglio concentrare.

Grazie ad un accordo tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), entrambe le parti si impegneranno per la valorizzazione dell’intero territorio italiano. L’ANCI riconosce le Pro Loco come interlocutori primari e diretti dei Comuni per la realizzazione di iniziative di promozione culturale e turistica e si impegna a proporre l’uso a titolo gratuito, da parte appunto delle Pro Loco, di beni demaniali o di altra proprietà pubblica.

Dall’altra parte, l’UNPLI si impegna a rendere disponibile tutta la propria esperienza, professionalità per la promozione e valorizzazione del patrimonio turistico locale, grazie alla presenza dei volontari che giornalmente si impegnano per rendere efficienti i servizi offerti dalle singole Pro Loco.

Ecco come qui nasce il rapporto tra Pro Loco e Pubblica Amministrazione, un accordo che, se rispettato, può portare un valore aggiunto per la crescita territoriale, grazie alla presenza di esperti che, tramite il volontariato, mettono a disposizione la propria conoscenza, esperienza ed impegno.

I comuni hanno reali vantaggi da questi rapporti di partenariato? La risposta è sicuramente sì, sotto tanti punti di vista. In primis, l’affidamento diretto per le manifestazioni culturali, che consente all’amministrazione comunale di investire la somma prevista senza la necessità di realizzare bandi d’assegnazione. Questo non vuol dire ovviamente perdere il controllo della situazione, ma anzi professionalizzare la realizzazione della manifestazione e garantire anche maggiori controlli. Le Pro Loco vantano anche una rete di collegamento tra di loro molto più rapida e veloce di quello delle pubbliche amministrazioni, questo garantisce un collegamento più rapido sia per la promozione territoriale che per la realizzazione di manifestazioni di grande richiamo turistico su un territorio più ampio, sia provinciale che regionale che ancor di più nazionale.

Dando altri esempi, le Pro Loco sono ufficialmente e legalmente delle APS, ovvero Associazioni di Promozione Sociale, e questa cosa consente di poter partecipare anche a bandi di finanziamento ministeriale o europeo alla quale nemmeno i comuni possono avere accesso. Un esempio? Ai finanziamenti del FUS per le manifestazioni di rievocazione storica possono partecipare solo le associazioni di rievocazione o le Pro Loco APS che rispettano certi canoni.

Tutto questo è possibile anche grazie ai recenti accordi presi grazie al Presidente Nazionale dell’UNPLI ma ricordo che le Pro Loco esistono dal 1881, la prima nata a Pieve Tesino in Trentino, quindi non si parla di qualcosa sviluppatosi recentemente bensì di realtà con una grande storia e una grande esperienza alle spalle.